Eventi Festa della Donna a Bologna (8 Marzo 2025)
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Lista eventi a Bologna (FESTA DELLA DONNA 2025)
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Festa della Donna: cos’è e perché la festeggiamo?
L’8 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Donna, comunemente conosciuta come Festa della Donna. Si tratta di un’occasione non solo festosa ma anche profondamente simbolica: è un giorno dedicato a ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e a ribadire l’importanza della parità di genere. La ricorrenza affonda le sue radici nelle lotte per i diritti femminili dei primi del Novecento e nel tempo è divenuta un appuntamento fisso in tutto il mondo, riconosciuto ufficialmente anche dall’ONU nel 1977.
Origini e significato
Le origini della Festa della Donna risalgono ai primi movimenti femminili e operai del XX secolo, in un contesto di battaglie per il diritto di voto e migliori condizioni di lavoro. Già nel 1909 negli Stati Uniti si tenne un “Women’s Day” su iniziativa socialista, e negli anni seguenti diverse nazioni organizzarono giornate a sostegno dei diritti delle donne. La scelta dell’8 marzo come data simbolica non fu casuale: ricorda una grande manifestazione di donne operaie avvenuta a San Pietroburgo l’8 marzo 1917, durante la quale le proteste femminili contribuirono ad avviare importanti cambiamenti sociali (fu l’inizio della Rivoluzione russa). Sull’onda di quell’evento, nel 1921 l’Internazionale Socialista decise di fissare proprio 8 marzo come Giornata Internazionale della Donna, unificando le varie celebrazioni nazionali. Da allora, l’8 marzo è diventato il giorno in cui celebrare i progressi compiuti dalle donne e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle discriminazioni e le sfide ancora aperte. Non a caso, infatti, si parla di giornata di lotta e di riflessione più che di una semplice festa: l’8 marzo serve a ricordare quanta strada è stata fatta e quanta ancora ne resta da fare per raggiungere una piena uguaglianza.
La Festa della Donna in Italia
In Italia la Festa della Donna ha cominciato a diffondersi dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma le prime celebrazioni risalgono già al primo dopoguerra. La prima volta fu nel 1922, su iniziativa del neonato Partito Comunista d’Italia, che organizzò un evento il 12 marzo (prima domenica dopo l’8 marzo, in omaggio ai fatti di Pietroburgo). Questa iniziale tradizione venne tuttavia presto interrotta durante il periodo fascista. Fu solo con la Liberazione che la ricorrenza riprese vigore: l’8 marzo 1945 si tennero manifestazioni nelle zone d’Italia liberate e l’8 marzo 1946 la Giornata della Donna fu celebrata in tutta Italia, assumendo da subito connotati molto partecipativi.
La mimosa, con i suoi vivaci fiori gialli, divenne il simbolo caratteristico della Festa della Donna in Italia proprio in quel 1946. Le attiviste dell’UDI (Unione Donne Italiane) scelsero questo fiore perché fiorisce all’inizio di marzo, è facile da reperire e costa poco, risultando adatto a tutte le classi sociali. Da allora regalare un rametto di mimosa l’8 marzo è diventata una consuetudine diffusa: un gesto semplice ma carico di significato. Ancora oggi, in occasione della Festa della Donna, in tutta Italia si è soliti omaggiare le donne con mimose e organizzare eventi, incontri e iniziative culturali sul tema dei diritti femminili. È un momento per celebrare i traguardi raggiunti – come il diritto di voto, le pari opportunità sul lavoro e nelle istituzioni – e per riflettere su ciò che ancora si può migliorare. In città grandi e piccole si tengono conferenze, manifestazioni e attività nelle scuole per mantenere viva la memoria delle lotte passate e incoraggiare le nuove generazioni a non dare per scontati i diritti conquistati.
In conclusione, la Festa della Donna è una giornata dal duplice volto: da un lato celebrativa e allegra, simboleggiata dal giallo intenso delle mimose, dall’altro impegnata e profondamente significativa. L’8 marzo ricorda a tutti quanto è stato fatto finora per la libertà e l’emancipazione femminile, e al tempo stesso ci sprona a sostenere continuamente il ruolo delle donne nella società, affinché l’uguaglianza e il rispetto diventino davvero patrimonio comune ogni giorno dell’anno.